top of page

Brand storytelling e corporate storytelling: raccontare per connettere

  • Immagine del redattore: Sara Coppola
    Sara Coppola
  • 18 ago
  • Tempo di lettura: 4 min

In un mondo in cui siamo bombardati da pubblicità, post sponsorizzati e messaggi di marketing a ogni scroll, cosa fa davvero la differenza? Cosa ci fa fermare, ascoltare e, soprattutto, ricordare un brand?

La risposta è semplice quanto potente: la storia.

Sì, perché raccontare — e farlo bene — è uno dei superpoteri più forti che un brand (o un’azienda) possa avere oggi. E qui entrano in gioco due concetti fondamentali: brand storytelling e corporate storytelling.

Sono simili, ma non identici. E, se usati con consapevolezza, possono trasformare un marchio in un vero universo valoriale, capace di conquistare clienti, fidelizzare community e attrarre talenti.

Pronta a scoprire come usarli per connettere davvero?

progettazione campagna marketing

Brand storytelling: la storia che fa battere il cuore

Il brand storytelling è l’arte di raccontare l’identità di un marchio attraverso storie, immagini e contenuti capaci di trasmettere emozioni.

Non si parla solo di cosa vendi, ma di chi sei e perché esisti. In altre parole: il tuo "perché" prima del "cosa".

Oggi le persone non vogliono più solo un prodotto bello o funzionale. Vogliono sentirsi parte di una visione. Vogliono indossare un capo che dica qualcosa, usare un prodotto che rappresenti un valore, scegliere un brand che risuoni con il loro stile di vita.

Se ci pensi, quando scegli una borsa, una crema viso o un paio di scarpe da trail running, spesso non stai acquistando solo un oggetto. Stai comprando un’idea di te stessa, una piccola (o grande) dichiarazione di identità.

Gli ingredienti di un buon brand storytelling

Un racconto di brand efficace non nasce per caso. Ci sono elementi fondamentali da definire:

Visione e mission: dove vuoi andare e cosa prometti al mondo.

Valori: le convinzioni profonde che guidano ogni tua scelta.

Personalità: il tono, lo stile e l’attitudine che rendono unico il tuo brand.

Il cliente come eroe: la narrazione deve mettere al centro la persona, non il prodotto. Il brand è l’alleato che lo aiuta a realizzare un desiderio o risolvere un problema.

Quando questi elementi sono allineati, il brand storytelling diventa un filo rosso che lega post social, campagne pubblicitarie, descrizioni prodotto e persino packaging.


Corporate storytelling: la voce dell’azienda

Se il brand storytelling è la storia di un prodotto o di un marchio, il corporate storytelling racconta l’identità più ampia dell’azienda.

È la narrazione che spiega chi sei come organizzazione, quali sfide affronti, come tratti i tuoi dipendenti, come scegli i fornitori, come reagisci ai momenti di crisi.

Oggi, il pubblico vuole conoscere il dietro le quinte. Vuole sapere chi c'è dietro un logo, quali sono le scelte etiche, come si costruiscono relazioni interne ed esterne.

Pensiamo a Patagonia, che non comunica solo giacche tecniche, ma parla di attivismo ambientale, difesa degli ecosistemi, e persino cause legali per proteggere il pianeta. Questo è corporate storytelling.

Perché le aziende ne hanno bisogno?

In un’epoca dove la trasparenza è diventata un requisito fondamentale (soprattutto per le nuove generazioni), il corporate storytelling è un modo per:

  • Costruire fiducia: raccontare apertamente successi, difficoltà e sfide umanizza l’azienda.

  • Attrarre talenti: sempre più persone scelgono di lavorare con aziende che sentono vicine ai propri valori.

  • Aumentare la reputazione: un racconto coerente e sincero rafforza l’immagine aziendale anche nei momenti di crisi.

  • Collegare i team interni: quando tutti si riconoscono nella stessa storia, anche il clima aziendale migliora.


Raccontare per connettere: emozioni prima di conversioni

Sia che tu stia costruendo una strategia di brand storytelling che di corporate storytelling, l’obiettivo finale è sempre lo stesso: creare connessioni autentiche.

Le persone non ricordano numeri o feature. Ricordano come le hai fatte sentire.

Un racconto ben fatto può trasformare un utente curioso in un ambassador, un cliente in un fan, un collaboratore in un alleato motivato.

Dove raccontare?

Sito web: la sezione "Chi siamo" non è un obbligo burocratico, ma il cuore pulsante della tua narrazione.

Social media: perfetti per svelare dietro le quinte, condividere valori e momenti di vita vera.

Blog aziendale: uno spazio per approfondire storie, presentare progetti e raccontare sfide.

Newsletter: un canale diretto per costruire una relazione più personale e continuativa.

Eventi (online e offline): occasioni per dare vita alla narrazione in modo esperienziale.

scrivania del marketer durante la progettazione

I trend storytelling nel 2025

Il modo in cui raccontiamo le storie evolve con il pubblico e con la tecnologia.

Storytelling immersivo: video verticali, live, contenuti in realtà aumentata per far vivere la storia al cliente in prima persona.

Trasparenza radicale: i consumatori vogliono racconti veri, non patinati. Anche le difficoltà fanno parte della storia.

User-generated content: far raccontare la propria storia direttamente a clienti e community rafforza credibilità e coinvolgimento.

Inclusività e autenticità: niente più stereotipi, spazio a linguaggi inclusivi e storie che parlano davvero a tutte le persone.


Errori da evitare

Raccontare storie troppo vaghe o scollegate tra loro.

Inseguire trend narrativi senza coerenza con i valori aziendali.

Creare una storia "finta", troppo perfetta per essere credibile.

Non ascoltare il pubblico: il racconto non deve essere un monologo, ma un dialogo continuo.


Come posso aiutarti

Come copywriter e content strategist, aiuto brand e aziende a costruire storie che funzionano davvero.

Che si tratti di creare il tuo tone of voice, scrivere contenuti emozionali, disegnare piani editoriali o sviluppare campagne di brand storytelling, il mio approccio è sempre tailor-made.

Per me la scrittura non è solo marketing, ma un modo per creare legami reali. Perché dietro ogni click, ogni acquisto, ogni follower, ci sono persone che vogliono sentirsi viste, ascoltate e ispirate.


Conclusione

Oggi non vince chi urla di più o chi investe budget smisurati in pubblicità. Vince chi riesce a raccontare un mondo in cui le persone vogliono entrare.

Sia che tu stia lanciando un brand fashion, un progetto beauty, una collezione active o una nuova travel experience, la tua storia è la chiave per emergere e restare impressa.

Non è (solo) una questione di vendere. È una questione di far sognare.


Sara Coppola

the content sartorialist - copywriter & content srategist

Commenti


bottom of page