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La sostenibilità nella moda non è più un argomento di nicchia né un vezzo da collezioni capsule “green”. Nel 2025 rappresenta una sfida concreta e una leva strategica per brand, aziende tessili e designer. In questo articolo manifesto voglio spiegare perché la moda sostenibile è ormai un passaggio obbligato e quali opportunità può offrire all’intera filiera.

Ciao a tutti! Mi chiamo Sara, sono una fashion editor & content strategist, e sono entusiasta di darvi il benvenuto nel mio atelier. Qui, es

La Generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012) rappresenta oggi una delle fasce di consumatori più influenti per la moda. Digitalizzati, attenti ai valori e pronti a boicottare i brand che percepiscono come incoerenti, i Gen Z hanno un approccio diverso all’acquisto: non scelgono solo un prodotto, ma un sistema di valori. Per i brand di moda sostenibile, saper comunicare a questa generazione non è solo un’opportunità, ma una necessità strategica.

Nel mondo della moda, la sostenibilità non è più un optional ma un valore distintivo. Non basta realizzare collezioni green: bisogna saperle comunicare in modo autorevole e credibile. LinkedIn è il canale ideale per farlo, perché non si limita alla visibilità, ma permette di costruire reputazione e leadership nel settore. Per un brand o un professionista, usare LinkedIn significa andare oltre il marketing tradizionale e posizionarsi come thought leader nella sostenibilità de

Nel panorama digitale attuale, dove i social media catturano l’attenzione, la newsletter  rimane uno strumento potente e sottovalutato....

Investire nella sostenibilità è fondamentale, ma altrettanto importante è comunicarla in modo efficace. Non basta lanciare campagne green o creare contenuti etici: bisogna capire se il messaggio arriva, viene compreso e genera fiducia. Per i brand moda, misurare l’efficacia della comunicazione sostenibile significa avere strumenti concreti per migliorare strategie e consolidare la reputazione.

La sostenibilità è diventata un pilastro della moda contemporanea. Ma se comunicata male, rischia di ritorcersi contro i brand. Il pericolo più grande? Il greenwashing, ovvero promuovere iniziative “verdi” solo in superficie, senza reale sostanza. Ecco perché il green storytelling – l’arte di raccontare la sostenibilità in modo autentico e credibile – è oggi una delle competenze più importanti per i brand moda.

Nel mondo della moda, la sostenibilità è diventata un tema centrale. Ma non basta adottare pratiche etiche: bisogna anche saperle comunicare al pubblico giusto. È qui che entrano in gioco le Digital PR, uno strumento strategico per costruire relazioni con giornalisti, blogger e influencer che condividono i valori green. Se ben gestite, le Digital PR possono trasformare un brand sostenibile in un punto di riferimento autorevole, ampliando visibilità e credibilità.

Nell’era dei social media, l’email marketing viene spesso sottovalutato. Eppure, per i brand di moda sostenibile, rappresenta uno degli strumenti più efficaci per creare relazioni durature e autentiche con i clienti. Una newsletter ben progettata non serve solo a promuovere prodotti, ma può diventare un canale di educazione, trasparenza e storytelling. Vediamo come.

Uno dei principali ostacoli nella comunicazione della sostenibilità è la complessità dei dati. Numeri, certificazioni, sigle e metriche rischiano di diventare incomprensibili per i consumatori, creando diffidenza anziché fiducia. In realtà, trasparenza e chiarezza sono gli strumenti più potenti per distinguersi ed evitare accuse di greenwashing. Ma come presentare dati e certificazioni in modo efficace, senza annoiare o confondere?

La sostenibilità non è solo una scelta produttiva, ma anche una sfida comunicativa. Raccontare in modo autentico il proprio impegno green può fare la differenza tra un brand che conquista fiducia e uno che viene accusato di greenwashing. In questo articolo analizziamo alcuni case study di brand di moda che hanno saputo comunicare la sostenibilità con successo, diventando punti di riferimento per trasparenza e innovazione.

Instagram è uno dei canali più potenti per i brand di moda sostenibile. Con oltre un miliardo di utenti attivi, permette di raccontare valori, processi e prodotti in modo visivo e immediato. Ma non basta pubblicare foto: serve strategie e format specifici per creare engagement autentico e costruire una community fedele.

Comunicare la moda sostenibile è tanto importante quanto implementarla.

Cradle to Cradle Certified™ valuta il ciclo di vita dei prodotti e promuove materiali sicuri, riciclabili e design circolare.

Per un brand sostenibile, conoscere strumenti e certificazioni è fondamentale.

Per un brand di moda sostenibile, non basta essere green: deve anche essere visibile. Il SEO (Search Engine Optimization) è lo strumento principale per farsi trovare dai consumatori consapevoli che cercano online prodotti etici e sostenibili. In questo articolo vedremo come ottimizzare il tuo sito, il blog e le schede prodotto per migliorare il posizionamento su Google e attrarre clienti interessati alla sostenibilità.

bluesign® monitora l’intera filiera tessile per ridurre impatto ambientale e garantire sicurezza dei lavoratori.

La sostenibilità non è più una scelta opzionale per i brand di moda: è un requisito imprescindibile per rimanere competitivi sul mercato e costruire un rapporto di fiducia con i consumatori. Alcune aziende hanno saputo distinguersi adottando pratiche innovative che trasformano il concetto di moda etica in un vero e proprio modello di business.

Comunicare la sostenibilità di un brand di moda non basta più. È necessario adottare strategie digitali efficaci per raggiungere consumatori consapevoli, fidelizzarli e costruire una reputazione credibile. In questo articolo vedremo come pianificare una strategia di digital marketing mirata alla moda sostenibile, quali strumenti utilizzare e quali pratiche funzionano davvero nel 2025.

Fair Trade Textile Standard promuove pratiche etiche lungo tutta la filiera tessile, con attenzione alle persone e alle comunità.